IL SOGNO DELL’IMMISSIONE IN RUOLO

I docenti precari sanno molto bene quanto risulta lungo e faticoso il percorso che pota all’immissione in ruolo, ed è proprio per questo che oltre a lavorare, studiano continuamente per fare concorsi e corsi che portino all’agognato ruolo. Proprio per questa continua attività, il settore che riguarda la Pubblica Istruzione, introduce continuamente nuove regole che riguardano il percorso di formazione e le prove che i docenti devono superare per arrivare alla nomina in ruolo. 

Ultime indicazioni e requisiti

Il percorso formativo che porta il docente all’immissione in ruolo, come riporta il sito del MIUR, attualmente prevede un corso abilitante iniziale, indispensabile per partecipare ai concorsi, più un periodo di prova. Questo nuovo sistema selettivo però, sarà preceduto da un cosiddetto periodo transitorio fino al 2024 che prevede particolari disposizioni riguardanti i precari e gli altri aspiranti. Le nuove regole introdotte con il Decreto Legge dell’aprile 2022, riguardanti l’immissione in ruolo dei docenti, prevedono molte novità, come ad esempio un percorso universitario e accademico abilitante da 60 CFU/CFA; il superamento di un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale; un periodo di prova in servizio della durata di un anno, con test e valutazione conclusive. In sintesi e per chiarire le idee, oggi per diventare docenti di ruolo, occorre innanzitutto superare il percorso abilitante ai fine di ottenere l’abilitazione indispensabile per partecipare al concorso per entrare in ruolo, poi coloro che risultano vincitori dovranno svolgere un periodo di prova della durata di un anno e, dopo aver superato l’esame e la valutazione finali, potranno essere di ruolo. Bisogna specificare che il percorso di formazione iniziale che gli aspiranti docenti dovranno fare per ottenere i crediti necessari per andare avanti, è a pagamento e deve essere svolto interamente in presenza. A questo percorso formativo, potranno partecipare soltanto coloro che risulteranno in possesso di laurea magistrale o a ciclo unico, o di diploma AFAM di II livello, o laurea o diploma AFAM di I livello per gli insegnanti ITP.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *